Davanti alla Parola è possibile una duplice reazione: quella dei figli della luce e quella dei figli delle tenebre. Da una parte c’è ascolto, fiducia e conoscenza, con il frutto di verità, libertà e vita; dall’altra c’è rifiuto, incredulità e ignoranza, con il veleno della menzogna, della schiavitù e della morte. (S. Fausti sj)
Il Vangelo di oggi ci presenta ancora una volta una disputa tra i farisei e Gesù, in vicinanza della Pasqua, oltre a indicarci l'atteggiamento ostile da parte dei capi dell'epoca nei confronti di Gesù, brani come quello di oggi ci aiutano a cogliere CHI è, e qual è la sua missione.
Oggi ci dice:
«Io sono la luce del mondo; chi segue me, non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita».
Luce che illumina i momenti bui del cuore dell’uomo, dell’intera umanità, luce che rinforza gli occhi del cuore. Affidiamo a lui la nostra vita!
Io sono la luce del mondo.
Dal Vangelo secondo Giovanni (8,12-20) In quel tempo, Gesù parlò [ai farisei] e disse: «Io sono la luce del mondo; chi segue me, non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita». Gli dissero allora i farisei: «Tu dai testimonianza di te stesso; la tua testimonianza non è vera». Gesù rispose loro: «Anche se io do testimonianza di me stesso, la mia testimonianza è vera, perché so da dove sono venuto e dove vado. Voi invece non sapete da dove vengo o dove vado. Voi giudicate secondo la carne; io non giudico nessuno. E anche se io giudico, il mio giudizio è vero, perché non sono solo, ma io e il Padre che mi ha mandato. E nella vostra Legge sta scritto che la testimonianza di due persone è vera. Sono io che do testimonianza di me stesso, e anche il Padre, che mi ha mandato, dà testimonianza di me». Gli dissero allora: «Dov'è tuo padre?». Rispose Gesù: «Voi non conoscete né me né il Padre mio; se conosceste me, conoscereste anche il Padre mio». Gesù pronunziò queste parole nel luogo del tesoro, mentre insegnava nel tempio. E nessuno lo arrestò, perché non era ancora venuta la sua ora. Parola del Signore.