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Seconda Domenica di Quaresima

Aggiornamento: 17 mar 2020




Dal Vangelo secondo Matteo (17,1-9)

In quel tempo [sei giorni dopo], Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni suo fratello e li condusse in disparte, su un alto monte. E fu trasfigurato davanti a loro: il suo volto brillò come il sole e le sue vesti divennero candide come la luce. Ed ecco apparvero loro Mosè ed Elia, che conversavano con lui. Prendendo la parola, Pietro disse a Gesù: «Signore, è bello per noi essere qui! Se vuoi, farò qui tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elia». Egli stava ancora parlando, quando una nube luminosa li coprì con la sua ombra. Ed ecco una voce dalla nube che diceva: «Questi è il Figlio mio, l'amato: in lui ho posto il mio compiacimento. Ascoltatelo». All'udire ciò, i discepoli caddero con la faccia a terra e furono presi da grande timore. Ma Gesù si avvicinò, li toccò e disse: «Alzatevi e non temete». Alzando gli occhi non videro nessuno, se non Gesù solo. Mentre scendevano dal monte, Gesù ordinò loro: «Non parlate a nessuno di questa visione, prima che il Figlio dell'uomo non sia risorto dai morti». Parola del Signore

 

Prego la Parola

Il brano che ci propone oggi la liturgia ci priva di un particolare "sei giorni dopo", elemento importante per l'interpretazione del testo di Matteo. Sei giorni dopo che cosa? Dopo la professione di fede di Pietro, del suo rifiuto della Croce e del rimprovero di Gesù.

Collocare il brano della Trasfigurazione dopo questi avvenimenti ci fa cogliere un particolare, Pietro non era il migliore dei discepoli, anzi, aveva rinnegato la sorte del suo maestro, eppure Gesù lo porta con sé nel monte...

Il segreto che conoscono tutte le persone legate da un vincolo d’amore è questo: amarsi vuol dire, talvolta, incontrarsi lontano da Ogni rumore e interferenza. Volto a volto. Cuore a cuore.

Il frutto più prezioso che possiamo ricevere da un intimità con Dio profondamente desiderata è la presa di coscienza di quanto grande sia la bellezza dell’essere con lui e poter diventare partecipi della sua stessa vita che è luce e pace.

Fermiamoci un po' con il Vangelo di oggi, prendiamolo in mano e leggendolo cerchiamo di immedesimarci con uno dei discepoli, lasciamo parlare il nostro cuore per coltivare l'intimità con Dio. Solo dopo esserci incontrati con Gesù possiamo andare incontro all'uomo del nostro tempo.

Buon cammino.

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